IL CONFLITTO STATI UNITI IRAQ: GIOCO DI RUOLI

 

Obiettivo: aiutare a comprendere i diversi punti di vista rispetto alla crisi irachena e ai possibili margini di mediazione; mettere in evidenza i diversi modi di guardare e di interpretare una situazione di conflitto.

 Svolgimento e fasi del gioco: il gioco va diviso almeno in quattro momenti: 1. Introduzione, specificando modalità del gioco ed obiettivi, divisione dei partecipanti in gruppi, lettura (ed eventuali spiegazioni) dei ruoli assegnati; Vi sono due modi di giocare: o dividendo i partecipanti in gruppi di cinque persone assegnando a ciascun individuo un ruolo diverso e ad uno quello di osservatore (in questo caso si avranno più esempi a partire dalla stessa simulazione); oppure dividendo i partecipanti in cinque gruppi assegnando a ciascun gruppo un ruolo e ad un gruppo quello di osservatore; 2. Simulazione secondo i ruoli assegnati; 3. Momento di ascolto dei vissuti dei vari partecipanti; 4. Valutazione e analisi di quanto emerso dalla simulazione e confronto con le percezioni dei partecipanti rispetto alla crisi irachena. La simulazione va a sua volta divisa in due parti: innanzitutto i partecipanti vanno divisi in cinque gruppi ugualmente numerosi (quattro ruoli e un gruppo di osservatori); a) nella prima parte lo scopo del gioco è di trovare una mediazione fra i quattro gruppi partecipanti; spiegate ai quattro gruppi che è loro compito incontrarsi per cercare una soluzione pacifica alla crisi; stabilite un tempo limite (per esempio 30 minuti). Una volta che il tempo è scaduto invitate i partecipanti a riflettere su quanto hanno appena vissuto coinvolgendo anche gli osservatori: quali sono state le soluzioni proposte? Quali e quanti gruppi si sono trovati daccordo sulle varie soluzioni? Quali sono stati i principali scogli nel trovare un consenso?; b) i partecipanti tornano ora a dividersi nei gruppi di origine: ogni gruppo rappresenta ora un comitato di redazione che deve produrre la prima pace di un giornale con un resoconto dei negoziati di pace (la prima parte del gioco). Assegnate anche in questo caso un tempo limite (per esempio 30 minuti). Al termine, chiedete ai partecipanti di mostrare ed appendere i risultati del loro lavoro (le prime pagine), di confrontare e discutere i diversi titoli e articoli.

 Breve introduzione: dopo la vittoria delle forze guidate dagli Stati Uniti sullIraq nella Guerra del Golfo (1991), le Nazioni Unite votarono una risoluzione che stabiliva che Saddam Hussein, presidente dellIraq, dovesse distruggere tutte le armi di distruzione di massa in suo possesso. Alcune di queste armi erano già state usate in passato da Saddam Hussein contro settori della popolazione irachena ed in particolare contro la minoranza curda. Le Nazioni Unite inviarono perciò delle squadre di ispettori (guidate da personale statunitense) a sorvegliare lopera irachena di smantellamento e distruzione delle armi. Per obbligare lIraq a distruggere le sue armi, venne mantenuto lembargo stabilito dalle Nazioni Unite durante la Guerra del Golfo fino a completa distruzione delle armi. Tali sanzioni sono direttamente responsabili della morte per malnutrizione e carenza di medicinali di centinaia di migliaia di cittadini iracheni, soprattutto bambini. Da allora si è assistito ad una serie di crisi diplomatiche e a ripetuti attacchi militari anglo-americani allIraq. La crisi che ha visto direttamente protagonista nel ruolo di mediatore il segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan risale allottobre del 1997 quando lIraq impedì a due ispettori statunitensi di entrare nel suo territorio. In sostanza lIraq sosteneva di non voler permettere il lavoro degli ispettori perché la squadra di esperti delle Nazioni Unite non solo era dominata dagli Stati Uniti, ma svolgeva anche opera di spionaggio per lo stato americano. Il presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton affermò pubblicamente che gli Stati Uniti erano pronti ad intervenire militarmente contro lIraq se Saddam Hussein non avesse permesso laccesso agli ispettori. 

I RUOLI

 Primo ruolo

Sei il segretario generale (il capo) delle Nazioni Unite. E un ruolo molto importante perché la missione delle Nazioni Unite è quella di mantenere la pace fra le nazioni. Devi cercare di evitare che si arrivi alla guerra. Per far ciò devi proporre soluzioni alla crisi che riguarda le ispezioni delle Nazioni Unite, la causa dellattuale stato di tensione fra Iraq da una parte e Stati Uniti e Gran Bretagna dallaltra. Sei tu a coordinare la discussione. Chiedi ad ogni parte in causa di spiegare il problema dal proprio punto di vista. Fai in modo che tali spiegazioni siano ragionevolmente brevi, ma evita se possibile che vengano interrotte dagli altri partecipanti. Tutti dovrebbero ascoltare il punto di vista degli altri. Alla fine, cerca di riassumere i nodi del problema. A questo punto chiedi a ciascun partecipante di suggerire cosa fare per risolvere il problema. Evita che si arrivi a una discussione prima che ognuno abbia avuto la possibilità di esprimere il proprio parere. Cerca di avere almeno dieci minuti alla fine per discutere le idee emerse per risolvere la crisi e raggiungere un accordo. Ricordati che non puoi prendere posizione a favore di uno dei partecipanti. Tutti si augurano che tu sia in grado di giocare un ruolo chiave come mediatore. Coraggio!

 Secondo ruolo

Sei il rappresentante del presidente dellIraq. Il tuo paese dipende dalle esportazioni di petrolio verso altri paesi per poter disporre della valuta necessaria ad acquistare i beni di cui lIraq ha bisogno. Nel 1990, dopo linvasione irachena del Kuwait, le Nazioni Unite hanno imposto sanzioni economiche allIraq. Ciò significa che allIraq viene impedito di esportare petrolio e come conseguenza non è in grado di provvedere ad una quantità sufficiente dei beni di prima necessità (cibo, medicine) di cui la gente irachena ha bisogno. Le sanzioni causano quindi enormi sofferenze. LIraq è stato anche costretto a lasciare che gli ispettori delle Nazioni Unite visitassero fabbriche e altri luoghi chiave per controllare che lIraq non produca armi biologiche e chimiche. Gli ispettori ora pretendono di visitare il palazzo presidenziale per verificare che non vi siano nascoste armi biologiche e chimiche. Sembra che nessuno voglia credere allIraq e che lo si voglia umiliare, in particolare gli Stati Uniti che hanno un ruolo prominente nella delegazione degli ispettori. Sullintera faccenda lIraq non ha praticamente voce in capitolo alle Nazioni Unite. Da parte tua chiedi una squadra di ispettori maggiormente neutrale (non così dipendente dagli Stati Uniti) e chiedi che si stabilisca un limite di tempo per il loro lavoro dato che da questo dipende la fine delle sanzioni (per il momento imposte dalle Nazioni Unite senza limite di tempo).

 Terzo ruolo

Rappresenti il presidente degli Stati Uniti dAmerica. Quando lIraq invase il Kuwait nel 1990 hai chiesto e votato sanzioni economiche contro lIraq, così come hanno fatto la maggior parte dei paesi rappresentati alle Nazioni Unite. Sono state soprattutto le truppe americane a sconfiggere lIraq durante la guerra del 1991. Il tuo interesse principale è assicurarti che lIraq distrugga tutte le sue armi di distruzione di massa. Lunico modo di verificare che questo avvenga è attraverso le ispezioni delle squadre delle Nazioni Unite. Per te è fondamentale che non si rinunci alle sanzioni economiche finché questo non avvenga e non sia verificato dagli ispettori delle Nazioni Unite. Sei pronto ad usare la forza come ultimo argomento per assicurarti che vengano distrutte tutte le armi biologiche e chimiche. Sai che allinterno dellUnione Europea la Gran Bretagna condivide le tue posizioni.

 Quarto ruolo

Sei un rappresentante del governo italiano. Nel 1991 lItalia è stata al fianco degli Stati Uniti e degli altri paesi che partecipavano alla guerra contro lIraq e che hanno applicato le sanzioni economiche decretate in seno alle Nazioni Unite. Per lItalia e per lUnione Europea è importante assicurarsi che lIraq non disponga di armi di distruzione di massa. Contemporaneamente, il governo italiano vorrebbe evitare ulteriori conflitti nella regione e spera di poter convincere lIraq a un atteggiamento responsabile che giustifichi almeno un parziale alleviamento delle sofferenze causate dalle sanzioni alla popolazione irachena.