5 MITI SULLA CRISI IRACHENA

 

1. Gli Stati Uniti e i paesi dellUnione Europea sono preoccupati del potenziale di armi di distruzione di massa (biologiche e chimiche) dellIraq e del mancato rispetto delle risoluzioni ONU.

 Gli Stati Uniti e i paesi dellEuropa occidentale sono stati i maggiori fornitori di armi biologiche e chimiche allIraq durante gli anni 80, mentre si svolgeva il conflitto Iran-Iraq. Un rapporto di una commissione del senato USA afferma che 9 su 10 materiali biologici utilizzati come componenti militari in Iraq sono stati forniti da compagnie statunitensi.
Per ammissione del segratario di stato USA, Madeleine Albright, gli ispettori hanno identificato e distrutto "38.000 armi chimiche, oltre 100.000 galloni di agenti chimici mortali, 48 missili operativi, sei rampe di lancio missilistiche e una fabbrica di armi biologiche".
Le sanzioni imposte allIraq rappresentano nei fatti una micidiale arma di distruzione di massa con effetti di genocidio. Contemporaneamente gli Stati Uniti vendono armi di distruzione di massa agli altri stati del Golfo, compreso Israele che possiede 200 armi termonucleari e è responsabile della violazione di 69 mandati delle Nazioni Unite.

2. "Vogliamo seriamente ridurre la minaccia rappresentata dalle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein", Conferenza stampa del Presidente USA Bill Clinto (17 febbraio 1998)

 I bombardamenti non possono in alcun modo ottenere questo risultato dal momento che la stessa amministrazione statunitense ammette di non sapere dove possano trovarsi gli arsenali chimici e biologici dellIraq, sempre ammesso che esistano. Lex ispettore delle Nazioni Unite Raymond Zalinskas, professore dellUniversità del Maryland ha affermato in unintervista alla radio del 13 febbraio 1998 che a suo parere le ispezioni hanno verificato la distruzione di tutti i maggiori obiettivi in merito al potenziale bellico chimico e biologico".
Nel 1991, durante la Guerra del Golfo, laviazione USA lanciò 110.000 proiettili e sganciò 88.000 tonnellate di esplosivo contro lIraq in 42 giorni. Insieme alloffensiva terrestre ciò causò la morte di almeno 100.000 soldati iracheni e di decine di migliaia di civili. L'Iraq rispose lanciando 58 missile Scud. Il totale di perdite nelle forze armate USA fu di 148 soldati (un terzo uccisi da colpi delle stesse truppe statunitensi). In quelloccasione, pur possedendo armi di distruzione di massa, lIraq non le impiegò nel conflitto.

3. "Non abbiamo alcuna intenzione di far del male alla popolazione irachena", Sandy Berger, consigliere per la sicurezza nazionale USA

 È invece quanto gli Stati Uniti ed i loro alleati hanno ottenuto non solo con i recenti bombardamenti che hanno coinvolto la popolazione civile, ma anche e soprattutto attraverso le sanzioni (accompagnate durante la Guerra del Golfo dai bombardamenti su acquedotti e rifornimenti idrici) che hanno causato la morte (secondo rapporti delle Nazioni Unite verificati dagli USA) di oltre un milione di persone, metà delle quali bambini. 4500 bambini ogni mese continuano a morire per malnutrizione e carenze sanitarie secondo lUnicef, lagenzia delle Nazioni Unite per linfanzia. Sara Flounders, coordinatrice dell International Action Center ricorda che nella trasmissione televisiva "60 minutes", Leslie Stahl chiese allallora ambasciatrice USA alle Nazioni Unite, Madeleine Albright se era giusto sacrificare alle politiche statunitensi mezzo milione di bambini iracheni. "Sì, ne vale la pena" fu la risposta dellAlbright.

4. I missili intelligenti permettono interventi mirati che risparmiano la popolazione civile.

 Secondo il Boston Globe (20 Febbraio 1998), larsenale statunitense non è molto più "intelligente" oggi di quanto lo fosse nel 1991. Secondo il servizio statistico General Accounting Office statunitense, i missili "intelligenti" falliscono lobiettivo tre volte su quattro. Possono inoltre venir inquadrati obiettivi sbagliati: nel 1991 una testata statunitense centrò il rifugio di Ameriya uccidendo 400 donne e bambini.

5. LIraq è la sola nazione ad utilizzare armi di distruzione di massa contro la sua stessa popolazione

Ci si riferisce qui soprattutto allo sterminio della popolazione curda. I curdi vengono ugualmente perseguitati militarmente dalla Turchia che riceve aiuti militari diretti dai paesi che eccepiscono sulla politica Irachena, per esempio gli Stati Uniti.