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LA GUERRA IN EUROPA

 

Punti di vista - interni

 I seguenti articoli vengono dal sito Web del governo serbo, dal sito Web dellUCK, lesercito di liberazione del Kosovo, dalla penna di Veran Matic, direttore della radio indipendente B92 di Belgrado, chiusa dalle autorità, da Zoran Zivkovic, esponente dellopposizione in Serbia, sindaco della città di Nis, e dalla posta elettronica di Aleksandar "Sasa" Zograf, autore di fumetti di Pancevo, cittadina vicina a Belgrado.

Terrorismo in Kosovo
Il terrorismo albanese nella regione del Kosovo, che mira alla persecuzione e allespulsione della popolazione serba, dura da secoli, ma si è fatto più grave nel XIX secolo quando il numero di serbi è stato drasticamente ridotto con esecuzioni, con lespropriazione illegale dei beni e con altre forme di pressione che risultarono nella partenza forzata dei serbi.  

Fra le due guerre mondiali è stato molto attivo il Comitato Kosovo. Le sue attività erano chiare: terrorismo mirato alla "liberazione del Kosovo e di altre regioni albanesi". Durante la seconda guerra mondiale varie organizzazioni terroriste collaborarono con la Germania e lItalia. Dopo la seconda guerra mondiale sono state fondate diverse organizzazioni terroristiche con laiuto degli albanesi emigrati in Europa occidentale e dellAlbania. 

Da quando i leader separatisti hanno proclamato la Repubblica del Kosovo nel 1990, è attiva unorganizzazione terroristica chiamata UCK, esercito di liberazione del Kosovo. Le sue attività non sono dirette solo contro il popolo serbo e i suoi leader, ma anche contro gli albanesi che accettano la Repubblica di Jugoslavia come loro patria. Dal 1991 è più influente la componente islamica che gioca un ruolo importante allinterno del movimento terrorista separatista nella regione.

 Terrore e esecuzioni di massa in Kosovo
Terrore e esecuzioni di massa mai viste prima accadono da alcuni giorni a Gjakova e non hanno ancora avuto fine. Più di ottanta persone sono state uccise nel quartiere Teqe te Gjakoves. Il mercato delle verdure e il mercato dei vestiti sono stati incendiati. Tutti i negozi degli albanesi sono stati saccheggiati e dati alle fiamme dai terroristi serbi. Molte case, nel quartiere intorno allospedale sono state bruciate. La gente non ha più niente da mangiare.

 Poja brucia
Barbari terroristi serbi hanno distrutto tutto in città. I terroristi hanno incendiato interi quartieri. A oltre il 90% della popolazione di Poja è stato ordinato dalla polizia militare serba di lasciare la città. Alcuni sono stati mandati in Montenegro, altri in Albania, altri ancora sono riusciti a raggiungere i territori controllati dall UCK, lesercito di liberazione del Kosovo. Le condizioni in cui si trovano a vivere i profughi sono catastrofiche.

Le bombe NATO hanno spazzato via i semi della democrazia
La protezione di una popolazione sotto minaccia è un compito nobile, ma richiede una chiara strategia. Visti gli sviluppi della situazione sul terreno e nei cieli, giorno per giorno, appare sempre più evidente che non cè una strategia. Invece la NATO sta realizzando la sua profezia del disastro: ogni missile che colpisce il terreno peggiora il disastro umanitario che la NATO avrebbe dovuto prevenire.

Le bombe della NATO hanno spazzato via i semi della democrazia che stavano germinando nella terra del Kosovo, della Serbia e del Montenegro e hanno assicurato che non ci sarà nessun germoglio per molto tempo.

La stampa libera in Serbia si è opposta per anni al nazionalismo, allodio e alla guerra. Quale rappresentante di questa stampa, e per aver affrontato le conseguenze delle mie convinzioni politiche, chiedo al presidente Clinton di fermare gli attacchi della NATO sul mio paese. Gli chiedo di avviare negoziati che mirino ad assicurare il diritto a una vita pacifica e alla democrazia per tutti i popoli della Jugoslavia, indipendentemente dalla loro origine etnica.

Bombe democratiche?
Venti minuti fa la mia città è stata bombardata. La gente che vive qui è la stessa che ha votato per la democrazia nel 1996, la stessa gente che ha protestato per cento giorni quando le autorità hanno cercato di negare loro la vittoria elettorale. Hanno votato per la stessa democrazia che esiste in Europa e negli USA. Oggi la mia città è stata bombardata dagli stati democratici di USA, Gran Bretagna, Francia, Germania e Canada! Cè qualche senso in tutto questo?

 La Serbia è già esausta dagli sconvolgimenti degli ultimi 8 anni: la guerra civile nella ex-Jugoslavia, le sanzioni economiche, i rifugiati. Le persone sono stanche e confuse da tutto quello che è successo, e adesso sono attaccati dalle potenti e forti Aviazioni Militari provenienti dai paesi ricchi, così nessuno si sorprende se le persone diventano irrazionali e smarrite. La Serbia era un posto triste già prima degli attacchi Nato che ora saranno utilizzati dal regime dicendo: "Guardate, questo era un bellissimo e ben governato paese e la Nato è venuta e ha distrutto tutto". Una delle cose ironiche è che i missili utilizzati dalla forze della Nato costano milioni di dollari (&) Non potrebbero utilizzare anche solo una piccola parte di questa cifra per cercare una soluzione nonviolenta del conflitto? Una cosa che richiede nientaltro che un po di buon senso, accidenti, qualcuno lo potrebbe fare gratis!

Indice

Introduzione

Links Punti di vista interni
Breve cronologia Punti di vista esterni
Bibliografia Idee per un gioco di ruoli
Proposta Galtung per la risoluzione del conflitto

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Presentazione Global Express